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21 Dicembre 2012: i Maya avevano ragione: alto impatto di Beppe Grillo a Cosenza

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Beppe Grillo - Leader della forza politica italiana "Movimento 5 Stelle"
Beppe Grillo - Leader della forza politica italiana "Movimento 5 Stelle"

NEWS: ore 21,26 – grande successo per Beppe Grillo in Calabria – un vero tripudio tra i giovani e non solo. Non è come si vuole far credere. A firmare per rinnovare la politica in Italia non solo solo ragazzini ma tanta, tanta gente che spera in un reale rinnovamento e che ha la testa sulle spalle. Avvocati, Professori di scuola, Giovani universitari e Professori universitari, Medici e Pensionati. Uno spaccato della società che ha fatto sentire in modo civile a Beppe Grillo la responsabilità che essi, con la loro firma, gli affidano. A Cosenza si respira per davvero un’atmosfera interessante.

Cosenza – 21 Dicenbre 2012 – “Bisogna capire cosa intendessero i Maya con ‘fine del mondo’ – ha dichiarato Gianluca Fino, new entry, nella forza politica rappresentata da Movimento 5 Stelle. Se dovevamo attendere un corpo celeste venuto dal cielo, ecco, allora è tutto vero, perché Beppe Grillo rappresenta sulla scena politica italiana l’unico corpo alieno ai barbari modi di fare della politica italiana capace, nell’impatto, di dare inizio ad un nuovo mondo capace di lavorare per davvero per il bene comune.

In sintesi è la fine del mondo: quello vecchio – continua Gianluca Fino – e l’inizio della fine del vecchio modo di fare politica. Nessun italiano potrà negare che Beppe Grillo abbia offerto agli italiani la possibilità di avere il tempo di riflettere per evitare, al momento giusto, di ripetere gli stessi errori. La colpa di ciò che sta accadendo di gravissimo alle famiglie italiane, è solo ed esclusivamente dei politici che sino ad oggi abbiamo scelto e votato. Beppe Grillo con il Movimento 5 Stelle non rappresentano uno dei tanti modi di fare politica ma una “visione della politica per il bene comune”.

BEPPE GRILLO A COSENZA IL GIORNO DELLA FINE DEL MONDO
Beppe Grillo arriva a Cosenza il giorno in cui sarebbe dovuta arrivare la fine del mondo.
Cosenza, considerata l’Atene del Sud Italia per quanto è naturalmente bella, è certamente dal profilo urbanistico la più bella Città della Calabria. Per chi conosce anche Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone, e la Calabria tutta, sa bene che Cosenza, unita a Rende (polo universitario), merita di essere stata definita da San Francesco da Paola “Conca d’Oro”. Ma San Francesco, noto per essere stato il più importante taumaturgo della storia cristiana, dunque vedeva lontano….., aggiunse al termine “Conca d’Oro”…., anche “Lingua di Serpente”.

Per questo motivo Cosenza, non per essa ma per una parte dei suoi abitanti, entra a tutti gli effetti in quella parte di Calabria che rimane la regione più temuta d’Italia, regina nell’esportazione di ‘ntrangheta e malaffare, molto più della Sicilia, nonostante le stragi più clamorose come quelle di Capaci e Via d’Amelio.
Da poco in Calabria la Procura della Repubblica Antimafia di Milano ha evidenziato un loschissimo giro di affari così trasversale da essere risuscito ad intrecciare Alta magistratura (giudici Giudicanti), notissimi esponenti della politica locale, proprio di Cosenza, e famiglie ritenute mafiose. Un giro di affari personali che avrebbero affossato e vampirizzato il bene comune in poco tempo.

Beppe Grillo arriva in questa Calabria e, di certo, nessuno potrà dire che argomenti a forte impatto, sia frutto del suo essere un comico. Fatti innanzi ai quali la società civile e politica del domani dovrà essere fortemente reattiva. Tra i problemi della Politica del Sud bisogna risolvere quello dell’incapacità di taluni soggetti. E’ più pericoloso in termini di mancata produttività un politico incapace o un mafioso? certamente un politico incapace. Entrambi sono capaci di amministrare danaro pubblico. Entrambi non sono capaci di pensare al bene comune.

Per la fine del mondo a Cosenza sarà presente anche la redazione de IL PARLAMENTARE.IT. Un evento da non perdere. A tal proposito abbiamo chiesto a Gianluca Fino cosa ne pensa. La nostra redazione ha scrutato tra i profili e abbiamo scelto di ascoltare Gianluca. In futuro, saremo molto felici di dare voce ad altri aderenti alla forza politica del Movimento 5 Stelle.

IL PARLAMENTARE.IT: cosa significa per Cosenza la presenza di Beppe Grippo?
Gianluca Fino: Oggi i cittadini di Cosenza e della sua provincia, così come quelli della Città di Rende che valorizzo tra tutte perché rappresenta il polo universitario più vasto e noto della Calabria, avranno una grande opportunità: quella di ascoltare Beppe Grillo non come uomo di spettacolo ma come amico, come cittadino italiano, come persona dalla grande esperienza capace di offrirci elementi validi per prendere decisioni importanti per la nostra vita.

IL PARLAMENTARE.IT: cosa ne pensa degli eccessi di Beppe Grillo?
Gianluca Fino: in una società ove si produce molto rumore anche e soprattutto con le Televisioni che ormai sono ridotte alla schiavitù e costrette, per ricevere i contributi e altro, a ospitare in tutte le ore i politici che ci hanno ridotto in questo stato, Beppe Grillo ha scelto il modo più innovativo di farsi sentire unendo alla sua arte, quella di riuscire ad ironizzare e dunque rendere meno pesante ciò che già ci schiaccia, lo strumento che rappresenta il più diffuso sistema di comunicazione intelligente e partecipata: la Rete, Internet. Solo così, oggi, con pochi danari e molta intelligenza, si può veicolare una idea politica nuova, tesa a buttare fuori quella parte di marciume umano che si arricchisce sulle speranze dei giovani, sulle pensioni degli anziani, sulla salute degli ammalati.

IL PARLAMENTARE.IT: parliamo della Rete. Cos’è per un “grillino” internet? Si offende se la chiamo grillino?
Gianluca Fino: non mi offendo affatto, E’ un onore per chi ha scelto in piena libertà di aderire al Movimento 5 Stelle. Mi spiace di non averlo potuto fare prima. Magari oggi potevo conoscere personalmente Beppe Grillo e dirgli grazie guardandolo negli occhi. E poi: mi offenderei, invece, ad essere chiamato oggi “berlusconiano”: un uomo che aveva tutto e che ha letteralmente mandato l’Italia a puttane. Cosa dovrei dire io, oggi, se una ragazza mi chiedesse come si entra in Rai? se non sei una labrosaura, se non hai un bel culo, se non hai due tette rifatte, rimani a casa a studiare? Questo è il messaggio che hanno trasmesso i belusconiani. Le donne hanno bisogno di una vera, grande rivoluzione che le qualifichi per la loro intelligenza, bravura e capacità di sacrificio.

Se mi permette, vorrei esprimerle un concetto che mi è molto caro. A causa dell’eccessivo presenzialismo della politica nelle televisioni, chiunque ritiene che sia giusto iscriversi ad un partito per iniziare la sua carriera di chiacchierone televisivo. la politica prima deve “fare” e poi può “dire” ciò che ha fatto. Intanto in TV dovrebbe andare solo chi inizia a fare qualcosa per tutti.

Vi siete mai chiesti quando li vedete tutti insieme  in TV se essi meritano questo spazio dorato dopo ciò che hanno combinato? Non ci sarebbe bisogno di buttarli tutti per strada a fare politica nei borghi, nelle strade, tra la gente, negli ospedali dove bisognerebbe lavorare? Bene, io ho sposato, come altri, questa filosofia. Quando sarà arrivato il momento in TV andranno i leader che avranno il ruolo di rappresentare le nostre istanze. Altrimenti, chi lavora tra la gente? Tutto questo deve iniziare ad essere normale.

Mi chiedete della Rete? Spero che Beppe Grillo trovi il tempo di dire ai giovani a cosa serve la Rete: lo sapete che le prenotazioni turistiche in Italia fruttano alle multinazionali oltre 7 miliardi all’anno di royalty sulle prenotazione dei posti letto e che vanno tutti nelle tasche della multinazionali? Perché? perché chi in Italia, come le Società SGR avrebbe dovuto finanziare le Start Up innovative del Sud, ad esempio, non lo ha fatto. Se lo avessero fatto, oggi i giovani italiani del Sud, potevano gestire almeno una parte di questi miliardi e creare lavoro.

Lo sapete, inoltre, che Amazon fattura 4 miliardi di euro e che in Italia la politica sino ad oggi è stata così ignorante da non valorizzare i giovani e le Imprese capaci di dare vita ad eccellenti mercati e-commerce del made in Italy regalando letteralmente questo mercato alle multinazionali estere?

Lo sapete o no che ogni anno – lo ha detto la stessa Coldiretti – si distribuiscono nel mondo circa 60 miliardi di Euro di prodotti tipici made in Italy taroccati e dannosi alla salute? Bene lo sapete che la Rete potrebbe evitare tutto questo, incentivare l’internazionalizzazione del prodotto Italia e assicurare il Cibo Sano 100% ITALIA a chi, invece, deve ricorrere al discount per mangiare? Ciò, se solo lo volesse la politica?

IL PARLAMENTARE.IT: Cosa pensa delle polemiche dei suoi colleghi contro Beppe Grillo?
Gianluca Fino: penso che Beppe Grillo abbia ragione quando dice che siamo in guerra. Una guerra che si combatte con armi moderne come le banche, le Multinazionali, le lobby dell’alta finanza e molto altro. Per questo, se potessi offrire il mio messaggio ai miei colleghi direi loro di serrare i ranghi, con umiltà e intelligenza per offrire a noi stessi la possibilità di poterci definire, presto, la forza politica italiana del cambiamento. Dobbiamo sapere ascoltare e soprattutto dobbiamo capire che la Rete rappresenta una grande opportunità, più grande della televisione. A loro, ma soprattutto a me stesso, dico che non dobbiamo cadere nell’errore di chi vuole indicare agli altri le stelle ma non riesce a vedere neanche il proprio dito che le indica. Beppe Grillo non è certo sa solo a pensare e sono convinto che chi gli sta vicino dalla prima ora sia altrettanto intelligente. Non avrebbe mai potuto dira cose così dirette, estreme e vere, se fosse stato solo un comico e non un cittadino italiano esemplare e con le palle. Se sposiamo una regola la dobbiamo discutere prima di fare il passo, non dopo per chiacchierare e fare come tutti coloro i quali noi vogliamo combattere. Purtroppo la tentazione è grande e noi tutti siamo stati educati alla debolezza.

IL PARLAMENTARE.IT: se dovesse descrivere Beppe Grillo in pochissime parole, come lo definirebbe?
Gianluca Fino: posso farle un esempio? Steve Jobs è stato giustamente considerato un visionario perché aveva intuito quella che sarebbe stata la comunicazione del futuro e lui si è proiettato li, fino a realizzarla. Beppe Grillo, come Steve Jobs, è un visionario che ha sognato un’Italia migliore, l’Italia più Bella, e cerca di indicarla a tutti. 

Gianluca Fino: Posso chiedere una cortesia? se per davvero pubblicherete la mia intervista vorrei chiedervi di non usare una mia foto del profilo ma quella di Beppe Grillo. Mi promettete che sarà così?
IL PARLAMENTARE.IT: promesso! ma metteremo il link del suo profilo. Noi “connettivi” sappiamo che anche Beppe Grillo lo vorrebbe. Complimenti e buon lavoro!

http://www.beppegrillo.it/movimento/

http://www.beppegrillo.it/

http://gianlucafino.it/

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