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martedì, Marzo 19, 2024

Nancy Pelosi attesa a Taiwan, Usa-Cina mobilitano le forze armate

Taiwan, che si è detta pronta e determinata a difendersi in caso di attacco cinese, sta invece preparando i suoi rifugi antiaerei. Secondo quanto riferito oggi dall’agenzia Reuters, non si tratterebbe di bunker appositamente costruiti ma di spazi sotterranei come parcheggi, il sistema della metropolitana e centri commerciali sotto il livello del suolo.

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Nancy Pelosi

(askanews) – Gli Stati Uniti hanno avvertito la Cina di non rispondere con provocazioni militari all’attesa vista a Taiwan, seppure non confermata, della presidente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi. Anche se funzionari dell’amministrazione Usa hanno cercato di rassicurare Pechino sul fatto che l’eventuale arrivo a Taipei di Pelosi non rappresenterebbe alcun cambiamento della politica di Washington nei confronti del territorio, la Casa Bianca ha affermato di essere preoccupata dal fatto che la Cina possa lanciare missili nello Stretto di Taiwan, inviare aerei da guerra nella zona di difesa aerea di Taiwan o organizzare attività navali o aeree su larga scala che attraversano linee tradizionali.
E in vista di un’ipotetica attività militare cinese, Washington sta già prendendo le sue contromisure. Dopo avere in ogni modo cercato di persuadere Pelosi a non recarsi a Taipei, ha dovuto approntare un dispositivo di protezione della presidente della Camera. Per terra, sono stati disposti più piani per la difesa degli spazi – hotel, percorsi stradali, uffici adibiti ad incontri con autorità – ed eventuali vie di fuga, in evidente accordo con le autorità locali. Per mare e per aria, il Pentagono ha invece disposto un ricollocamento delle unità già dispiegate nella regione.

Le risorse navali americane nella regione includono la portaerei USS Ronald Reagan, che è tornata nel Mar Cinese Meridionale dopo aver fatto scalo a Singapore la scorsa settimana, la nave d’assalto anfibia USS Tripoli, che si trova vicino a Okinawa, e la nave d’assalto anfibia USS America, a Sasebo, in Giappone. Nel Pacifico, la portaerei USS Abraham Lincoln, la Landing Helicopter Dock USS Essex e altre 36 navi da guerra, assieme a tre sottomarini, sono alle Hawaii per partecipare all’Esercitazione Rim of the Pacific (RIMPAC), che si concluderà giovedì.
Nel frattempo, i siti web di monitoraggio dei voli mostrano che due HC-130J Combat King II – l’unico velivolo ad ala fissa dedicato al recupero del personale dell’aeronautica americana – sono arrivati a Okinawa da Anchorage. Erano accompagnati da alcuni KC-135 Stratotanker e da un aereo da rifornimento in volo.

D’altra parte, anche la Cina sta intensificando l’attività militare intorno a Taiwan. Diversi caccia cinesi hanno volato questa mattina nei pressi della linea mediana che divide lo Stretto di Taiwan, a ricordare a Taipei che l’aviazione di Pechino potrebbe raggiungere l’isola in pochi minuti. Inoltre, le unità militari del Southern Theatre Command dell’Esercito popolare di liberazione cinese, che è responsabile del Mar Cinese Meridionale e di alcune missioni legate a Taiwan, sono entrate in stato di massima allerta.
Taiwan, che si è detta pronta e determinata a difendersi in caso di attacco cinese, sta invece preparando i suoi rifugi antiaerei. Secondo quanto riferito oggi dall’agenzia Reuters, non si tratterebbe di bunker appositamente costruiti ma di spazi sotterranei come parcheggi, il sistema della metropolitana e centri commerciali sotto il livello del suolo. La capitale Taipei ha più di 4.600 di questi rifugi che possono ospitare circa 12 milioni di persone, più di quattro volte la sua popolazione.

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