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Steve Jobs tre anni fa moriva ma in Italia vivono visionari che gli somigliano

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Steve Jobs

A tre anni dalla morte di Steve Jobs, avvenuta il 5 ottobre 2011 – scrive Ansa – sono oltre un milione i messaggi che si leggono sulla pagina creata da Apple per ricordare una delle figure più innovative non solo della tecnologia ma anche della nostra cultura. La pagina si chiama ‘Remebering Steve’ e raccoglie ricordi, ringraziamenti e pensieri rivolti al co-fondatore di Apple, come se fosse ancora in vita. Tutti ricordano le sue invenzioni ma anche la sua passione e la sua creatività. Tanti messaggi, ricordi, foto e frasi celebri di Jobs si possono leggere numerosi in queste ore anche sui social network.

SIATE AFFAMATI, SIATE FOLLI!
“Questa è la citazione che ha caratterizzato la vita del grande Steve Jobsha affermato Fabio Gallo – esperto di gestione della Conoscenza– di cui soprattutto ci deve colpire l’umiltà. Prima di tutto Steve Jobs era un colosso di umiltà che ha saputo ricominciare sempre da zero, quando qualcuno o qualcosa si appropriava di ciò che gli apparteneva, come lui stesso ammette nel meraviglioso discorso tenuto presso l’Università di Standfor il 12 Giugno del 2005. La sua vita è un esempio da proporre ai giovani di oggi perché essi possano avere fiducia nel loro cuore, nelle loro semplici intuizioni che domani potrebbero cambiare il mondo. Steve Jobs non ha mai fatto politica, non era un uomo potente, non era un professore universitario. Eppure ha cambiato il mondo nel suo modo di relazionarsi. Lo ha trasformato. Steve Jobs è passato alla storia tanto quanto chi ha scoperto l’america. Lui ha dato forma alla comunicazione noi, ora, dobbiamo sforzarci di darle contenuti che sappiano anch’essi essere rivoluzionari. La vita di Stive Jobs ci lascia anche un monito che ha caratterizzato la sua vita dedicata a rendere migliore quella di tutti noi: “Siate Affamati, Siate Folli!” Se siete incazzati, dunque, non disperate: siete sulla strada giusta”.  

LA LETTERA DI TIM COOK
L’attuale amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha scritto una lettera ai dipendenti per ricordare Steve Jobs: “La visione di Steve va molto oltre gli anni in cui è stato in vita e i valori sui quali ha fondato Apple saranno sempre con noi. Molte delle idee e dei progetti ai quali lavoriamo oggi sono partiti dopo la sua morte, ma la sua influenza su essi – e su tutti noi – è inconfondibile”.

Cook esprime anche il suo riconoscimento per quanto Jobs ha dato all’azienda e al mondo con le sue intuizioni. “Domenica sarà il terzo anniversario della dipartita di Steve. Sono sicuro che molti di voi penseranno a lui quel giorno, così come so che lo farò anche io – scrive Cook. Spero vi prenderete un momento per apprezzare in quanti modi Steve ha reso il nostro mondo migliore. I bambini imparano in modi nuovi grazie ai prodotti che lui ha inventato. Le persone più creative sulla terra usano questi prodotti per comporre sinfonie o musica popolare, e scrivono di tutto, dalle novelle alle poesie fino agli sms. Il lavoro della vita di Steve ha prodotto la tela su cui gli artisti creano i propri capolavori. Grazie per il vostro aiuto nel portare l’eredità di Steve nel futuro”, conclude Cook nella lettera ai dipendenti.

In una recente intervista al popolare programma Usa ‘Charlie Rose‘, Tim Cook ha ammesso che l’ufficio di Steve Jobs alla Apple è rimasto intatto, così come lo ha lasciato prima di morire, con tanto di targhetta col suo nome sulla porta. Mentre invece non c’è neanche una lapide sulla sua tomba nel cimitero Alta Mesa di Palo Alto, in California.

Steven Paul Jobs nasce il California il 24 febbraio 1955, cresce in una zona che anni piu’ tardi si chiamera’ Silicon Valley. Il primo lavoro nel 1974 alla Atari, il primo aprile 1976 fonda la Apple con Steve Wozniak, assieme creano Apple I. Il 24 gennaio 1984 lancia il Macintosh, un Pc rivoluzionario con tastiera e mouse. Nel 1985, dopo una lunga disputa con i dirigenti dell’azienda lascia e un anno dopo crea NeXT e successivamente rileva la Pixar. Nel 1997 rientra in Apple e inizia la cavalcata verso una serie di prodotti di successo: iMac, iPod e iTunes Store, iPhone, Apple Store, iPad. Nel 2004 gli viene diagnosticato un cancro al pancreas e si opera. Il 24 agosto 2011 fa un passo indietro alla guida della Apple, lo sostituisce Tim Cook. Muore il 5 ottobre 2011.“Il mondo ha perso un visionario”, dice Barak Obama. La sua vita è stata raccontata da Walter Isaacson nel libro “Steve Jobs”, l’unica biografia autorizzata dallo stesso Jobs, pubblicata il 24 ottobre 2011.

Il discorso all’Università di Stanford il 12 giugno 2005 è considerato il testamento di Steve Jobs:

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