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Legge Stabilità: Saccomanni: critiche sono del tutto marginali

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Legge Stabilità
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“Sono critiche del tutto marginali”. Risponde così, entrando alla Giornata del Risparmio, il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni ai giornalisti che gli chiedono se sia rimasto il solo a difendere il contenuto della legge di stabilità dopo i rilievi di ieri da parte di Bankitalia, Corte Conti e Istat.

Brunetta: Saccomanni vive su Marte, fa tenerezza – “Saccomanni considera ‘del tutto marginali’ le critiche sulla legge di stabilità. Vive proprio su Marte. Fa tenerezza…”. Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati.

Relatore, su casa mini sgravi non bastano – “Il governo non deve pensare tanto a mini detrazioni perché è necessario che la situazione torni almeno a come era prima”. Lo afferma uno dei relatori alla Legge di Stabilità, Giorgio Santini (Pd), interpellato in Senato in merito alle modifiche alla Tasi, sottolineando la consapevolezza che questo ”comporti un mare di problemi di copertura”. Sul capitolo casa, vale a dire la Tasi, “ci sono tre partire che interagiscono: il livello della franchigia, il livello delle aliquote, il rimborso statale. E’ un’equazione a tre incognite e sono tutte e tre pesanti ma bisogna risolverla mettendoci più soldi”

Giovannini, favorevole riduzione uso contante – Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini è favorevole alla riduzione del limite dell’uso del denaro contante così come auspicato dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni. Lo ha detto intervenendo alla trasmissione “L’economia prima di tutto” su Radio Rai.

Alfano,meno uso contante? Pensiamo opposto Saccomanni – “Il collega Saccomanni ritiene di intervenire per ridurre l’uso del contante. Noi la pensiamo all’opposto di lui”. Così in un tweet Angelino Alfano.Per Alfano “occorre aumentare l’uso del contante e contrastare l’evasione consentendo di conservare scontrini e fatture e scaricare tutte le tasse. In America funziona e funzionerebbe anche qui”.

Governo apre sulle detrazioni per la casa – Il Parlamento riapre il cantiere delle tasse sulla casa e il governo apre alla reintroduzione delle detrazioni. Gia’ perchè con l’arrivo della nuova tassa sulla casa, la Tasi, le imposte rischiano di aumentare. A lanciare l’allarme rincari, dopo quello delle associazioni di settore e una parte del mondo della politica (Pdl in testa), è la Corte dei Conti. Le misure relative al patrimonio immobiliare sono ”migliorabili”, è anche il commento diplomatico anche della Banca d’Italia, che evidenzia il timore di una tassazione disomogenea sul territorio italiano. Critiche che vengono respinte dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomani, sicuro che non vi sia un incremento della tassazione perché, spiega in audizione al Senato, alla manovrabilità dei Comuni sono stati messi dei limiti. Ciò non toglie, aggiunge però poco dopo, che il governo sia pronto a modifiche. ”Non e’ escluso – ammette incalzato dai parlamentari alle prese con la manovra – che si debba tornare alle detrazioni” ora non previste dalla Tasi.

Saccomanni, no più tasse casa, paletti per Comuni – “Al fine di non aumentare il prelievo fiscale complessivo sui contribuenti vengono previsti limiti alla manovrabilità complessiva dei Comuni. Per l’anno 2014 l’aliquota massima relativa all’abitazione principale non può eccedere il 2,5 per mille”. Lo dice il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, in audizione al Senato, parlando della Tasi.

“Ora occorre procedere con forte determinazione sulla qualità della regolamentazione e sull’efficienza delle amministrazioni: la crescita di un Paese che ristagna da 20 anni richiede interventi anche radicali”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni alle commissioni Bilancio di Senato e Camera.

Dal taglio del cuneo fiscale sul lavoro, oltre agli autonomi, sono esclusi incapienti e pensionati, ”ossia circa 25 milioni di soggetti” che comprendono anche quelli in ”maggiori difficoltà economiche”. E ”ciò comporta evidenti problemi distributivi e di equità”, afferma la Corte dei Conti, in audizione al Senato.

Bankitalia: Tasi, rischio differenze territoriali – L’assenza di detrazioni ”nella struttura di base” della Tasi con la possibilità per i Comuni ”di applicare riduzioni che tengano conto della capacità contributiva familiare potrebbe creare significative differenze di trattamento sul territorio nazionale”. Lo sostiene Bankitalia in audizione in Senato. Bisognerebbe inoltre ”semplificare” le scadenze della Trise, nessuna della quali corrisponde a quelle dell’Imu.

Per scongiurare ulteriori aumenti del carico fiscale, ovvero l’intervento della clausola sulle detrazioni e le aliquote, ”non vi è alternativa ad un’azione più intensa per il contenimento della spesa corrente”. Lo dice Bankitalia ricordando la scelta di rafforzare i poteri di Carlo Cottarelli, commissario alla spending review

Istat;+0,3 punti inflazione 2014 con Iva – Per il 2014, in presenza dell’aumento dell’aliquota Iva, l’aumento dei prezzi acquisito a fine 2013 e trasferito al 2014 risulterebbe di 0,3 punti percentuali più elevato rispetto ad una situazione di assenza di manovra.

Lo sconto di imposta medio stimato, per il taglio del cuneo fiscale, è pari a 116 euro annui per beneficiario su scala nazionale ed è maggiore della media per i lavoratori e i collaboratori che appartengono ai primi 3 quinti della distribuzione dei redditi che comprendono famiglie con redditi medio bassi e medi. Lo afferma l’Istat.

Sono le famiglie più ricche a beneficiare di più degli sconti sul cuneo fiscale, perché hanno più occupati. A rilevarlo è l’Istat nell’audizione in Senato sulla Legge di Stabilità. ”Dato il maggior numero di occupati per famiglia – spiega – sono le famiglie dei due quinti più alti a trarre maggiori vantaggi monetari in valore assoluto”. ANSA

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