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Matteo Salvini – Vicepresidente del Cosniglio dei Ministri

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Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno

Matteo Salvini (Milano, 9 marzo 1973) è un politico italiano, dal 1º giugno 2018 vicepresidente del Consiglio e Ministro dell’interno del Governo Conte. Senatore, già deputato ed europarlamentare, dal dicembre 2013 è segretario federale della Lega Nord, partito al quale si è iscritto nel 1990. Nel 1993 viene eletto consigliere comunale nella sua città, Milano, carica che ha mantenuto fino al 2012. Salvini ha ricoperto vari ruoli all’interno del partito, fino a essere eletto segretario federale nel dicembre 2013 in seguito alle primarie del partito. Nelle elezioni del 2018 il suo partito è il più votato all’interno della prima coalizione in Italia.

Biografia

Matteo Salvini nasce a Milano da genitori milanesi, figlio di un dirigente d’azienda e di una casalinga. Nel 1985, a 12 anni, partecipa a Doppio slalom condotto da Corrado Tedeschi su Canale 5 e nel 1993, a 20 anni, a Il pranzo è servito condotto da Davide Mengacci, all’epoca in onda su Rete 4.

Salvini frequenta il liceo classico Alessandro Manzoni, dove si diploma nel 1992.[6] Si iscrive quindi al corso di laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Milano, per poi passare l’anno dopo al corso di laurea in Scienze Storiche e fermandosi infine a cinque esami dalla laurea.

In gioventù frequenta il centro sociale Leoncavallo ed è fondatore dei “Comunisti Padani”. A seguito di alcune critiche rivolte a Salvini per il suo cambio di orientamento politico, passato dalla sinistra all’alleanza con Marine Le Pen e Geert Wilders dell’estrema destra, Salvini risponde spiegando che: “Per assurdo vedo più valori di sinistra nella destra europea che in certa sinistra. Questi partiti e questi movimenti sono quelli che oggi difendono i lavoratori, quelli che conducono battaglie giuste come quella per il ritorno al locale. Allora non ci vedo nulla di strano a cercare un dialogo con chi oggi incarna la resistenza a questa Europa sbagliata” (Milano, 9 marzo 1973) è un politico italiano, dal 1º giugno 2018 vicepresidente del Consiglio e ministro dell’interno del Governo Conte. Senatore, già deputato ed europarlamentare, dal dicembre 2013 è segretario federale della Lega Nord, partito al quale si è iscritto nel 1990. Nel 1993 viene eletto consigliere comunale nella sua città, Milano, carica che ha mantenuto fino al 2012. Salvini ha ricoperto vari ruoli all’interno del partito, fino a essere eletto segretario federale nel dicembre 2013 in seguito alle primarie del partito. Nelle elezioni del 2018 il suo partito è il più votato all’interno della prima coalizione in Italia.

Vita privata
Si sposa nel 2003 con Fabrizia Ieluzzi, giornalista presso una radio privata, di origini pugliesi: da lei ha avuto un figlio, Federico, nel 2003. Dopo aver divorziato dalla moglie, Salvini ha convissuto con Giulia Martinelli, dalla quale ha avuto, nel dicembre 2012, una figlia: Mirta. All’inizio del 2015 la rivista Novella 2000 svela la storia tra Salvini e la conduttrice televisiva Elisa Isoardi, confermata in seguito da entrambi. Salvini inoltre è un tifoso del Milan.

Attività politica (1990-2013)

Nel 1990 si iscrive alla Lega Nord, divenendone militante dall’anno successivo.[6] Il 20 giugno 1993 venne eletto consigliere comunale di Milano a seguito della vittoria alle elezioni comunali del candidato sindaco Marco Formentini. Membro del Movimento Giovani Padani, è stato il coordinatore degli studenti leghisti milanesi nel 1992, il responsabile dei giovani di Milano dal 1994 al 1997, per poi divenire segretario cittadino e in seguito, dal 1998 fino al 2004, segretario provinciale.

Nel 1997 incomincia l’attività giornalistica: lavora come cronista per il quotidiano la Padania, di cui dichiara: «Un’esperienza affascinante»;[23] dal 1999 lavora inoltre sull’emittente radiofonica leghista Radio Padania Libera. Nel luglio 2003 ottiene l’iscrizione all’albo dei giornalisti nell’elenco dei giornalisti professionisti. Nelle elezioni del Parlamento della Padania del 1997 è candidato capolista della corrente dei Comunisti Padani, che ottiene 5 seggi su 210. L’anno successivo è eletto segretario provinciale di Milano della Lega Nord (1998-2004).

Nel luglio 1999, a seguito della decisione del prefetto di rimuovere il sindaco di Lazzate, Cesarino Monti, il gruppo leghista in consiglio comunale propose una mozione a sostegno del sindaco, la quale venne per due volte respinta, al che Salvini coordinò in fondo all’aula il coro «Prefetto italiano, via da Milano!»; l’idea anti-prefetto verrà poi ripresa dallo stesso Salvini in qualità di segretario federale nel 2013.[26] Pochi mesi dopo, durante una visita ufficiale a Palazzo Marino del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, si rifiutò di stringere la mano al capo dello Stato; in una nota egli affermò di avergli detto: «No grazie, dottore, lei non mi rappresenta».

Dal 2004 al 2006 è stato deputato del Parlamento europeo, eletto per la lista della Lega Nord nella circoscrizione nord-ovest (con circa 14 000 preferenze). Successivamente Salvini sceglie come proprio assistente parlamentare Franco Bossi, fratello di Umberto. Nel 2006 decade dalla carica di deputato al Parlamento europeo e gli subentra Gian Paolo Gobbo. Viene quindi rieletto consigliere comunale a Milano, alle elezioni amministrative di quell’anno, con oltre 3 000 preferenze. Dal 2006 è capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Milano e vicesegretario nazionale della Lega Lombarda. Alle elezioni politiche del 2008 è stato eletto parlamentare alla Camera dei deputati nella circoscrizione Lombardia 1. Il 7 giugno 2009 viene eletto al Parlamento europeo, con 70 000 preferenze;[30] un mese dopo si dimette da parlamentare italiano, scegliendo l’incarico europeo.

Il 2 giugno 2012 è eletto nuovo segretario della Lega Lombarda con 403 voti contro i 129 dell’altro candidato, Cesarino Monti.[35] A seguito dell’elezione, il 12 ottobre ha deciso di lasciare l’incarico di capogruppo e consigliere comunale della Lega Nord a Milano dopo 19 anni. Il sindaco Giuliano Pisapia, dopo il suo discorso dimissionario, ha commentato: «Ci mancherai, Matteo».

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto deputato, ma cessa il mandato il primo giorno della legislatura, sostituito da Marco Rondini, per mantenere l’incarico di europarlamentare. Nel settembre 2013, a seguito del sequestro all’azienda metallurgica Ilva di Taranto che avrebbe causato l’esubero di 1.400 dipendenti di sette fabbriche nel nord Italia, Salvini, come altri deputati, senatori e consiglieri leghisti, appoggia e sostiene gli operai e con loro partecipa a un sit-in che blocca per quasi due ore la circolazione sulla strada statale 42 a Ceto in Valle Camonica. Il 23 novembre 2013, in occasione del No Euro Day, la giornata contro l’euro organizzata dalla Lega Nord, Salvini ha ospitato un convegno all’Hotel dei Cavalieri di Milano per discutere sull’uscita dell’Italia dall’euro con gli economisti Claudio Borghi Aquilini, Antonio Maria Rinaldi e Alberto Bagnai.

Nell’aprile 2014 è candidato alle elezioni europee del 2014 come capolista della Lega Nord in tutte le cinque circoscrizioni elettorali e ottiene un totale di 387 361 preferenze.

Il 18 ottobre 2014 a Milano viene organizzata dalla Lega Nord una manifestazione contro l’immigrazione clandestina. Secondo il partito, al corteo, partito dai Bastioni di Porta Venezia per poi arrivare in piazza Duomo dove si è tenuto il comizio degli esponenti, avrebbero partecipato 100 000 persone, tra cui anche un migliaio di militanti di CasaPound. Secondo fonti della Polizia, invece erano presenti alla manifestazione quarantamila persone. Il 19 dicembre 2014 Salvini fonda “Noi con Salvini” lista leghista nel Centro e Sud Italia. Il 28 febbraio 2015 Salvini organizza una manifestazione a Roma contro il premier Matteo Renzi cui oltre alla Lega prendono parte Fratelli d’Italia e CasaPound. Nel febbraio 2015 Flavio Tosi ha avanzato la possibilità di candidarsi alla presidenza della regione Veneto. Ciò ha portato a forti contrasti di Tosi con Salvini. Quest’ultimo ha ventilato la possibilità di espulsione di Tosi dalla Lega;[63] che è avvenuta il successivo 10 marzo.

Nelle elezioni regionali del 2015 il suo partito conferma, con Luca Zaia, la guida della Regione Veneto e conquista, in coalizione con Forza Italia e Fratelli d’Italia, la presidenza della Regione Liguria. In Toscana, Umbria e Marche, invece, la Lega è secondo e terzo partito, raddoppiando i consensi rispetto alle precedenti consultazioni.

Il 20 giugno 2016 viene confermato per il tredicesimo anno di fila consigliere comunale a Milano nell’opposizione guidata dall’ex candidato sindaco alle elezioni comunali Stefano Parisi.

Con le primarie degli iscritti del maggio 2017 si riconferma segretario del partito con 6.636 voti contro il suo unico avversario, Gianni Fava, che ne ottiene 1 388.

Politiche 2018 ed elezione a senatore

Il suo partito prende parte alle elezioni politiche del 2018, coalizzandosi con Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia – UDC, diventando il primo partito all’interno della coalizione di centro-destra. Eletto senatore con il proporzionale in Calabria, ha rassegnato contemporaneamente le dimissioni da europarlamentare.

Ministro dell’Interno e Vicepresidente del Consiglio

Il 1º giugno 2018 viene ufficialmente nominato Ministro dell’interno e Vicepresidente del Consiglio dei ministri del Governo Conte, un esecutivo nato con l’appoggio della Lega e del Movimento 5 Stelle. Il 7 giugno 2018, data l’assenza del premier Giuseppe Conte in partenza per il G7 del Canada, ha presieduto il primo consiglio dei ministri del Governo Conte in qualità di Vicepresidente del Consiglio più anziano.

Il 9 giugno 2018 rifiuta lo sbarco sulle coste italiane della nave da soccorso Aquarius, la quale trasportava 632 migranti salvati in mare, scatenando reazioni contrastanti provenienti da tutta Europa, in tal senso il presidente francese Emmanuel Macron definirà Salvini un “irresponsabile”. Il giorno seguente il premier spagnolo Pedro Sánchez si offre di accogliere in Spagna la nave, la quale sbarcherà nel porto di Valencia otto giorni più tardi. In seguito Salvini dichiarerà che dall’episodio dell’Aquarius in futuro lo sbarco nei porti italiani di imbarcazioni trasportanti migranti sarà permesso soltanto alle navi della Marina Militare italiana.

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